martedì 5 settembre 2017

E ora vediamo il mottetto...



Il termine “mottetto” può indicare un componimento poetico fatto di pochi versi in rima, o una composizione musicale per voci di carattere molto vario nelle sue successive fasi di sviluppo.
In musica, la varietà di strutture compositive assunte dal mottetto  nel lungo arco del suo sviluppo non permette di darne una definizione unitariamente comprensiva: generalmente si fa riferimento al mottetto rinascimentale, cioè a una composizione per coro misto (a quattro o più voci) a cappella su testo sacro latino, usata nel rito cattolico specialmente nella liturgia dei Vespri.


Quando nasce??

Le origini del mottetto nella seconda accezione risalgono al XIII secolo. In tale periodo il mottetto è a due o tre voci (raramente a quattro), che hanno ognuna un testo diverso dall'altra. È questa la fase prevalentemente mondana del mottetto.
La successiva elaborazione del mottetto nel sec. XIV vede un notevole ampliamento delle sue dimensioni e una maggiore complessità della sua struttura, e come forma sacra e profana.
I compositori fiamminghi del secolo successivo utilizzarono il mottetto soprattutto nell'ambito liturgico.

In rassegna i compositori!

Nel Rinascimento i più grandi compositori di mottetti  furono Josquin Després, Gombert, P. de Monte, Orlando di Lasso, A. Gabrieli, G. Gabrieli, Palestrina, Morales, Victoria, Tallis, Byrd, Senfl, Gallus, Hassler, Goudimel, Regnart ecc.).  

E poi?

Mentre nell'area cattolica il mottetto continuò a essere in lingua latina, in Germania si plasmò sulle esigenze della liturgia riformata, confluendo nella cantata sacra in tedesco. Nel Barocco tutti gli autori che nei sec. XVII e XVIII si accostarono al repertorio religioso scrissero mottetti. L'importanza della forma andò rapidamente scemando a partire dal romanticismo, nonostante isolati capolavori di Mendelssohn, Schumann, Brahms, Liszt, Bruckner, ecc. Successivamente il termine cessò di designare una forma specifica, limitandosi a connotare una composizione di carattere sacro o solo genericamente religioso o spirituale, su testo latino o in altra lingua moderna.

Ecco alcuni esempi




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